Dopo il consolidamento della salita precedente avvenuta a ridosso dei minimi di periodo lo scorso 8 ottobre a 16.23€, Azimut ha intrapreso un'accelerazione rialzista impressionante che vale un altro 15% da aggiungere ai guadagni accumulati dall'inizio anno.
Infatti da quoya a €9,45 del 24 gennaio 2019 i guadagni accumulati ammontano ad oltre il 90% e dunque è lecito domandarsi se c'è spazio per ulteriori incrementi di valore, ad esempio sfidando i massimi relativi oltre quota 19.80€.
L'indicatore di trend cci inizia a delineare l'uscita della zona di ipercomprato semplicemente perché a fronte di un'esplosione dei volumi, avvenuta a cavallo tra 17 e 18€, i prezzi ora consolidano i massimi e ciò non impedirà al trend attuale di prolungare la salita almeno oltre i €18.80.
Questa infatti è la prospettiva più concreta a cui sono destinati i corsi, che incontreranno ulteriori resistenze 19.30 e 19.80€ riportando così prezzi di Azimut sui valori registrati ad aprile 2016, quando sì verifico un brusco calo a partire da €21.
Questa dinamica coincide con il buon andamento degli indici Europei e Americani e che non fa altro che migliorare l'andamento dei fondi gestiti e venduti da Azimut, la quale vedrà crescere i propri ricavi in termini di commissioni applicate.
Infatti a dispetto dell'eccezionale volatilità che ha caratterizzato le quotazioni nel giro di tre anni, con oscillazioni dai 21 ai 9.8€, la dinamica dei ricavi degli utili netti è sempre andata migliorando ad esclusione del 2018 in contrazione, ma più che compensato dal 2019 eccellente ( Ricavi oltre i 900 mln e Utile netto a 260 mln).
Strategie operative su Azimut
Per le posizioni long: per chi non avessi il titolo in portafoglio meglio attendere, con un profilo temporale di breve termine, il test di quota 17.60€ con stop molto corto a 16.75€ e un target oltre 19.30€.
Per investimenti con un profilo temporale superiore a sei mesi, iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio ai prezzi correnti, aspettando l'appuntamento con il target oltre quota 19 80€ solo apparentemente distante, ma che potrebbe essere raggiunto qualora il Ftse Mib rompesse il muro dei 23000 punti.
Per le posizioni short: con un trend rialzista potente sono da escludere operazioni di short selling, meglio attendere la formazione di una configurazione di massimi relativi decrescenti ora del tutto assente.
In dettaglio il mancato consolidamento dei €19 potrebbe innescare prese di beneficio fino ad arrivare di nuovo a 16.30€, con un rischio contenuto in termini di stop a massimo €1.
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