Il Rally del Dollaro nel 2024 e la Debolezza dello Yen: Cosa è successo sui Mercati Forex

Il 2024 è stato un anno particolarmente movimentato per i mercati valutari, con il dollaro statunitense che ha dominato come la valuta più performante (+7.59%) e lo yen giapponese che si è posizionato come la valuta più debole (-12.85%).

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Il Dollaro Statunitense:

Uno dei principali fattori che ha sostenuto il dollaro nel 2024 è stata la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.
Nonostante le aspettative di un rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse, la Fed ha mantenuto un atteggiamento aggressivo per combattere l'inflazione.
I tassi d'interesse negli Stati Uniti hanno continuato a essere tra i più alti tra le economie sviluppate, attirando flussi di capitali verso il dollaro.

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Gli investitori globali, in cerca di rendimenti più alti, hanno preferito detenere dollari per beneficiare dei differenziali dei tassi d'interesse.
Questo fenomeno, noto come carry trade, ha ulteriormente rafforzato la valuta statunitense.
Nel grafico precedente è evidenziato il movimento dei rendimenti decennali USA, ai massimi dal 2007.
Mentre altre economie avanzate hanno mostrato segni di rallentamento, l'economia statunitense ha continuato a crescere a un ritmo solido.
I dati sull'occupazione, i consumi e la produzione industriale hanno superato le aspettative per gran parte del 2024, contribuendo a rafforzare la fiducia degli investitori nel dollaro.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e la volatilità nei mercati emergenti hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset denominati in dollari, considerati un porto sicuro in tempi di incertezza.

Euro e Sterlina:

La forza del dollaro è stata amplificata dalla debolezza delle altre principali valute, in particolare, l'euro (-6.82%) e la sterlina (-1.39%).

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Nel 2024, l'euro ha mostrato una debolezza anche contro la sterlina britannica, con il tasso di cambio EUR/GBP in calo del 4,63% nel corso dell'anno.
Questo indebolimento è attribuibile a una crescita economica più lenta nell'Eurozona, con un PIL previsto in aumento dello 0,7% nel 2024 e dell'1,3% nel 2025.
Inoltre, l'inflazione nell'area dell'euro è scesa dal 5,4% nel 2023 al 2,5% nel 2024, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della BCE.
Al contrario, l'economia del Regno Unito ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita dello 0,7% nel primo trimestre e dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, superando le previsioni della Banca d'Inghilterra.
Questa divergenza economica ha rafforzato la sterlina, che ha guadagnato circa il 4,5% sull'euro nel 2024, raggiungendo livelli di cambio vicini a quelli precedenti al referendum sulla Brexit del 2016.
Inoltre, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 4,75%, mentre la BCE ha adottato politiche più accomodanti, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della sterlina rispetto all'euro.

AUD, CAD E NZD

Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese (-7.53%), il dollaro australiano (-7.86%) e il dollaro neozelandese (-9.68%), sono state penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dal rallentamento della domanda globale, in particolare dalla Cina.
La Cina, essendo uno dei maggiori consumatori mondiali di materie prime, ha un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali.

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Il rallentamento della sua economia ha contribuito alla diminuzione della domanda di materie prime, esercitando ulteriore pressione al ribasso sui prezzi e, di conseguenza, sulle valute dei paesi esportatori.

Buon trading a tutti
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