Non possiamo cominciare senza scrivere dell’attentato di cui è rimasto vittima Donald Trump, candidato del partito repubblicano, che solo per puro caso non ha raggiunto l’obiettivo, ma che ha comunque ferito il Capo del partito di opposizione, e ha peraltro ucciso uno spettatore nelle vicinanze.
Mentre l'Fbi è al lavoro per ricostruire l'attentato e il movente che ha spinto Matthew Crooks (l’attentatore poi ucciso dai servizi di sicurezza) a salire sul tetto e a sparare, crescono le accuse al Secret Service, ovvero ai servizi di sicurezza. Stephen Moore, consigliere senior della campagna di Donald Trump, nota che "se il proiettile fosse arrivato ad un pollice più in là rispetto alla testa di Trump, si sarebbe trattato di un assassinio".
Al di là delle preoccupazioni che emergono in relazione alle prossime elezioni americane, che arriveranno in autunno in un clima di grande tensione, la reazione dei mercati è stata composta e non vi sono stati movimenti particolari nei vari asset di mercato.
WALL STREET, ANCORA RECORD
Wall Street ha mantenuto i guadagni Venerdì scorso, chiudendo vicino ai livelli record, alimentata dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi a settembre, in ragione della presenza di segnali di allentamento dell'inflazione. Intanto si avvicina la stagione degli utili e l’attenzione si rivolge al settore bancario, dopo le recenti problematiche che hanno colpito alcuni Istituti regionali.
L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,5%, dopo aver toccato il massimo storico a 5.655 durante la sessione. Anche il Nasdaq 100 è salito dello 0,5%, rimbalzando dal suo giorno peggiore da aprile. Il Dow Jones è balzato di 247 punti, chiudendo sopra il livello 40.000 per la seconda volta, dopo aver toccato il livello l'ultima volta il 17 maggio. Le azioni JPMorgan sono scese dell'1,2% nonostante abbiano registrato ricavi superiori alle attese, guidati dall'aumento delle commissioni di investment banking.
Le azioni Citigroup sono scese dell'1,8%, nonostante il superamento delle previsioni di profitti e ricavi. Le azioni Wells Fargo sono crollate del 6% dopo aver riportato un reddito netto da interessi inferiore alle attese. Nel corso della settimana, il Dow Jones ha guidato i guadagni, balzando dell'1%, seguito dall'S&P 500 (+0,6%), mentre il Nasdaq 100 è sceso (-0,5%).
VALUTE
Dollaro in calo contro le principali valute concorrenti, specialmente contro Jpy, in ragione anche di un presunto (non confermato ancora) intervento da parte della Boj. Ciò che ci fa pensare ad una azione unilaterale delle autorità monetarie di Tokyo (non solo relativamente alla discesa di venerdì ma anche a quella del giorno precedente), è il fatto che il ritmo di discesa della divisa Usa (UsdJpy), osservando la price action, è apparso decisamente più significativo di quello del biglietto verde contro Euro, sterlina e le restanti valute più importanti, unitamente a importanti buchi di prezzo sia al rialzo sia al ribasso, tipico di un intervento.
Giovedì avevamo assistito ad un movimento di ribasso che era dovuto inizialmente al dato sui prezzi al consumo Usa, usciti peggiori delle attese, ma successivamente la discesa è stata aiutata dalla Boj che sicuramente ha dovuto spendere meno per vedere i pezzi scendere da 161.60 a 157.40, oltre i 400 pips.
Il giorno seguente venerdì, i dati hanno evidenziato Ppi Usa migliori e in seguito i dati redatti dell’Università del Michigan leggermente peggiori alle attese, ma la price action ha visto comunque il biglietto verde perdere terreno e contro Jpy, è comunque sceso 200 pips con una price action assai rapida, caratterizzata come dicevamo da vuoti di prezzo, come spesso accade quando interviene una banca centrale. Contro le altre valute, comunque il dollaro ha perso terreno, con l’EurUsd che ha chiuso sopra 1.0900, Cable a ridosso di 1.3000, e oceaniche in pressione rialzista.
PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione, negli Stati Uniti, sono aumentati dello 0,2% su base mensile a giugno 2024, dopo una revisione al rialzo a maggio e superiore alle previsioni dello 0,1%. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,6%, principalmente a causa dei margini per la vendita all'ingrosso di macchinari e veicoli (3,7%).
I prezzi sono aumentati anche per le vendite al dettaglio di auto e ricambi auto, carburanti e lubrificanti. Ma anche per vendita al dettaglio di hardware, software e forniture per computer. Al contrario, i prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,5%, principalmente a causa di un calo del 5,8% della benzina. I prezzi sono diminuiti anche per energia elettrica, gasolio e carburante per aerei.
Su base annua, l'inflazione alla produzione è aumentata al 2,6%, il livello più alto da marzo 2023, dopo un 2,4% rivisto al rialzo a maggio. Il tasso core è aumentato dello 0,4% nel mese e del 3% nell'anno, ben al di sopra delle previsioni dello 0,2% e del 2,5% rispettivamente, e rispetto allo 0,3% e al 2,6% rispettivamente di maggio.
FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è sceso per il quarto mese consecutivo a 66 a luglio 2024, il minimo da novembre, da 68,2 a giugno e ben al di sotto delle previsioni di 68,5. Quasi la metà dei consumatori è ancora preoccupata per i prezzi elevati e l'incertezza economica persistente mentre si avvicinano le prossime elezioni.
L'indicatore delle condizioni attuali è sceso a 64,1 da 65,9 e il sottoindice delle aspettative è sceso a 67,2 da 69,6. Nel frattempo, sia le aspettative di inflazione per l'anno a venire che quelle quinquennali sono scese al 2,9% dal 3%.
DATI DELLA SETTIMANA
La prossima settimana entrerà nel vivo la stagione degli utili, con i report di aziende come GS, BlackRock, UnitedHealth, BoA, Morgan Stanley, Charles Schwab, J&J, Netflix e Amex. Inoltre, c’è attesa per gli interventi di diversi funzionari della Fed, tra cui quello del presidente Powell.
I dati economici pubblicati negli Stati Uniti includeranno vendite al dettaglio, produzione industriale, prezzi all'esportazione e all'importazione e permessi di costruzione. Per quanto riguarda altri paesi, segnaliamo il terzo plenum del Partito comunista cinese, il tasso di crescita del PIL, la produzione industriale e le vendite al dettaglio.
Poi non dobbiamo dimenticare i tassi di inflazione per Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda e Giappone, e i numeri sulla disoccupazione per Australia e Regno Unito. I dati della bilancia commerciale saranno infine pubblicati in area euro, Italia, Giappone e Svizzera. In Germania, verrà pubblicato l'indice ZEW Economic Sentiment e nel Regno Unito, i punti dati chiave includeranno la fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio GfK.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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