Ricordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge. Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un'altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
I compra-tori del mercato americano e dell'indice S&P 500 avrebbero gradito mercoledì sera che la Fed avesse dato un segnale di positività rispetto al ricevimento di un indice dei prezzi al consumo in flessione, ma la Fed ha tirato in avanti per la sua strada senza mostrare alcun cedimento. Al contrario Powell ha messo in guardia di essere pronto ad aumentare il livello restrittivo del tasso dei Fed funds se sarà necessario farlo. Powell è totalmente concentrato sulle aspettative di inflazione per le famiglie americane e sul mercato del lavoro che continua ad essere forte. Quello che mi dà tremendamente fastidio dell'approccio della Fed, è che sta affrontando il problema dell’offerta unito ad un eccesso di domanda, ma lo sta facendo solo attraverso la distruzione della domanda. Il crollo che ne è derivato da mercoledì sera non fa altro che illustrare il grado di intossicazione di liquidità in cui si trovano i mercati, alla continua ricerca di denaro a prezzi scontati. Il rialzo di 50 pb di ieri e poi di 25 pb a gennaio e marzo, porterebbe il tasso dei Fed funds solo al 5,00%, mentre le prospettive sono che lo porteranno lentamente al 5,50% e lo manterranno lì. Quello che abbiamo avuto quindi non si tratta di una svolta o di una pausa, ma solo di una riduzione del ritmo di rialzo dei tassi, e tutto questo mentre gli effetti dell'inasprimento si stanno gradualmente manifestando, già evidenti nel settore immobiliare e in quello manifatturiero che stanno vacillando. La banca federale americana con: • la recessione ad un orizzonte relativamente breve, • l'emissione di nuovo debito del Tesoro, • la necessità di rinnovare il vecchio debito a breve termine, attuerà per forza di cose la politica di inasprimento nel modo che ritiene più opportuno che è poi l'unico che ha dimostrato di saper fare, e cioè innalzando i tassi di interesse. I compra-tori avrebbero potuto entrare ma non sono stati disposti a intervenire, e a questo punto mi viene da dire giustamente. Cosa potrebbe far salire il mercato a questo punto considerando la stagionalità? • l'acquisto da parte degli investitori istituzionali e • l'imprevedibile vendita di perdite fiscali. Tutto questo nel contesto di oscuramento dell'orizzonte economico e della liquidità che sta “temporaneamente e in modo sproporzionato” influenzando anche le materie prime e i metalli nobili. Dato che l'inflazione non calerà (il 5-6% sembra lo scenario migliore), mi aspetto nel prossimo futuro che l'aumento della volatilità del mercato azionario dia il via a una nuova domanda dei beni reali, che sono stati sempre pronti a fare bene durante i periodi di difficoltà dell'inflazione e della crescita economica. A mercati aperti: Vi ricordo la scadenza delle streghe di domani, da questo livello i compra-tori di S&P e Nasdaq potrebbero tentare un piccolo ritracciamento che influenzerebbe anche l'oro l'argento il rame e il petrolio.
CONSIDERAZIONI FINALI: Oggi il mercato prevedo che salirà. C'è un ostacolo per i vendi-orsi dato da un importante supporto dell’S&P questo darà un po’ di respiro ai compra-tori e avremo una risalita del mercato. Dovrebbe essere comunque una manifestazione di breve durata in quanto i vendi-orsi forse sono entrati in gioco in anticipo su quello che si vedrà ampiamente dall'inizio del 2023. Questa analisi che leggi su TRADINGVIEW adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i livelli operativi su: Mercato azionario americano; Oro e argento; Petrolio; Rame; Bitcoin per i miei abbonati. Se sei interessato a riceverala in anteprima contattami.
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