Dopo un mese di gennaio particolarmente solido, il mese di febbraio ci ha mostrato tutte candele weekly di debolezza, con le quotazioni che sembrerebbero sentire la necessità di "respirare".
Come già anticipato in altre idee, almeno fino a marzo/giugno, considerati i dati macro e gli atteggiamenti delle banche centrali, la mia visione resta di grande attenzione e neutralità.
Esiste tuttavia, una parte d'investimento, quella di lungo termine dove il mio orizzonte è di almeno 20 anni, che ha un piano d'ingressi periodico, a seconda del capitale messo da parte e/o accumulato, che risponde a logiche di mediazione e che non si fa "condizionare" da fattori di breve termine, bensì solo dal fattore tempo e dalla propensione al rischio.

L'orizzonte temporale lungo, nonché l'utilizzo di strumenti finanziari diversificati, come ETF su equity index, mi permettono di pianificare ingressi a seconda di fattori temporali (divido il capitale disponibile per trimestri) o a seconda di target al ribasso raggiunti a seconda del livello del mercato (qualora tali livelli venissero raggiunti prima dell'orizzonte temporale).

Per quanto sia difficile sopportare un ribasso, non bisogna ignorare le opportunità d'ingresso sulle asset class che hanno stornato su livelli interessanti.


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