L'attuale forza del dollaro statunitense, ha impatti sulla materia prima più importante ovvero l'oro. La correlazione inversa, oltre ad incidere sul prezzo del metallo giallo, incide anche sui titoli come Barrick Gold ed altri che hanno come business la materia prima.
Con la chiusura della candela di ieri martedì 7 marzo, ecco che il titolo rompe al ribasso il precedente minimo di periodo del 24 febbraio, accompagnato da volumi crescenti e superiori alla media. Sempre sul grafico giornaliero, notiamo la tendenza di breve, partita ad inizio febbraio con la bearish engulfing accompagnata da volumi, mostrando un buon primo segnale di inversione. Il ritracciamento avvenuto recentemente è stato inferiore del 23.6 di Fibonacci, evidenziando maggiormente la forza ribassista rispetto a quella rialzista.
L'indicatore di forza relativa mostra un titolo in debolezza rispetto al mercato confermando il movimento dei prezzi.
Che tipo di scenario possiamo ipotizzare ?
A mio parere con la rottura di oggi, il titolo ha buone probabilità di continuare questo ribasso. Si potrebbe quindi sfruttare l'attuale momentum negativo con un trading ribassista di breve termine, andando a puntare al supporto che sta tra area 15$/14,90$. Nel caso in cui anche questo supporto dovesse cedere, il titolo potrebbe puntare ai minimi fatti in area 14$ tra settembre ed ottobre dello scorso anno.
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